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Fossili
Fossils
Per fossile si intende ogni resto, di organismo animale o vegetale, che sia vissuto in un'epoca anteriore all'attuale in tutti gli ambienti, marini, terrestri, lagunari, ecc. e naturalmente presentano caratteristiche legate all'ambiente in cui sono vissuti. Si sia conservato negli strati della crosta terrestre, o abbia lasciato le tracce sicure della sua esistenza.
Le dimensioni dei fossili sono molto varie, basti pensare ai grandi dinosauri ed ai microscopici foraminiferi.
Foraminifero - Schwagerina carniolica Slovenija 2007
Talvolta i resti degli organismi sono tanto abbondanti da formare vere e proprie rocce, come le radiolariti, le spongoliti, le diatomiti e i calcari a lumachella e le marne fossilifere.
Marna a lumachella Algeria - 1994
Il numero delle specie fossili è molto elevato, tuttavia non supera quello delle specie attuali.
Grande è il significato dei fossili, che possono dare ai geologi parecchie indicazioni. Innanzitutto, essendo vissuti in un periodo di tempo limitato, assumono un valore stratigrafico, perché permettono di stabilire l'età di uno strato e di inserirlo quindi nella serie geologica.
Paradoxides davidis - specie di trilobite Cambriano medio - 540 millioni di anni fa Canada - 1990
Non tutti i fossili danno però delle indicazioni utili in questo senso; le specie longeve non permettono di definire l'età di un livello, il contrario avviene, invece, per le specie che hanno avuto una vita molto breve.
Certi fossili sono esclusivi di determinati ambienti e ci permettono cosi di conoscere le condizioni ambientali che vigevano nel periodo in cui lo strato che li rinchiude si è deposto. Sono questi i fossili di facies. Ne deriva pertanto un altro importante significato dei fossili, quello paleogeografìco, in quanto essi ci danno indicazioni sulla distribuzione delle terre emerse e dei mari nel corso delle diverse epoche geologiche.
British Antartic Territory - 1990
La glossopteride (gen. Glossopteris) è una pianta estinta, appartenente alle pteridospermatofite. Visse tra il Permiano inferiore e il Triassico inferiore (270 - 230 milioni di anni fa) e i suoi resti, rinvenuti in India, Australia, Africa meridionale, Madagascar, Sudamerica e Antartide, sono stati fondamentali come prova per la teoria della deriva dei continenti. La presenza di resti di organismi prettamente marini ci dice che lo strato che li contiene è stato deposto sul fondo del mare e che, successivamente, questo sarà emerso probabilmente durante una orogenesi.
Arenaria fossilifera di Sandberg Slovensko - 1997
I fossili ci danno anche indicazioni utili per la ricostruzione dei paleoclimi. In questo caso sono soprattutto le associazioni vegetali, più condizionate dal clima, che meglio servono per definirlo.
Le diatomee presenti nei depositi marini sono indicatrici di un clima relativamente freddo.
Si deve però tenere presente che, quanto più ci si allontana nel tempo geologico, tanto maggiori sono le differenze tra le specie attuali e quelle fossili ed è quindi più difficile stabilire le condizioni climatiche in cui queste specie vissero.
Certamente la presenza dei carboni fossili durante il Carbonifero, sia nell'Europa centrale che in America intorno al 50° parallelo, deve essere considerato come un indizio certo di un clima caldo umido in queste zone.
Questi carboni fossili, infatti, sono costituiti prevalentemente da felci e palme arboree, caratteristiche di un clima caldo umido attualmente proprio della zona equatoriale.
La distribuzione delle forme coralline che vivono solo ad una temperatura superiore ai 20°C, ci dà delle indicazioni paleoclimatiche molto precise e permette di tracciare le diverse linee equatoriali che si sono susseguite nei vari periodi in seguito al cambiamento della disposizione dei poli della Terra.
Infine i fossili sono dei documenti di evoluzione, infatti offrono la sola prova storica e documentata che la vita si è evoluta da forme semplici verso forme sempre più complesse e specializzate.
Evoluzione Niua'fou - 1989
I fossili possono giacere nei sedimenti in posizioni di vario tipo: posizione primaria vera, che corrisponde alla posizione presentata dall'organismo durante la vita, o in posizione sub-primaria, quando tra la morte ed il seppellimento ha avuto luogo un trasporto.
Generalmente si rinvengono in posizione primaria gli organismi che vivono fissati al substrato, o direttamente, o mediante un peduncolo. Nella maggioranza dei casi però questo non si verifica. Gli organismi planctonici e nectonici subiscono, dopo la morte, uno spostamento notevole in senso verticale sino a raggiungere il fondo del mare.
Spostamenti in senso orizzontale sono invece prodotti sulla terra ferma dal vento o dalle acque superficiali che trascinano al mare gli organismi, che possono quindi essere sottoposti a trasporti orizzontali dalle correnti marine.
Nella posizione secondaria si possono distinguere diversi casi. Durante i movimenti orogenetici gli strati deposti in fondo al mare si piegano, si curvano, si sollevano a formare delle intere catene montuose.
Durante tali movimenti i fossili inclusi negli strati possono essere danneggiati, talvolta ad un punto tale da divenire irriconoscibili. Questo però non avviene sempre: fossili meravigliosamente conservati si possono trovare, infatti, anche sulle più alte vette.
In questa sezione non sono inclusi i francobolli di dinosauri ed altri animali giganti.
Last modified: Lunedì 30 gennaio 2023
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